Critica e recensione




Scriveva Virginia Woolf in un saggio del 1939 intitolato Recensire e contenuto nel volume Come leggere un libroche non si poteva discutere sull'innegabile importanza del critico letterario, mentre non era possibile dire la stessa cosa per il recensore. Sull'utilità di questa figura e del suo operato c'era e c'è infatti disaccordo. Gli scrittori spesso li vedono come nemici (pidocchi, li chiamava Dickens) da cui guardarsi con attenzione; altri li amavano (e li amano) perchè essi hanno il potere di determinare la vendita dei libri. 


Io mi sono spesso interrogata sull'utilità e sulla legittimità di fare critica e di fare recensioni. Chi sa, fa; chi non sa, insegna, dice un proverbio. E in effetti a lungo mi è sembrato questo il lavoro del critico e del recensore. Chi sono queste persone per giudicare l'operato di uno scrittore, per decretarne fortuna o sfortuna? Se non sono capace di scrivere un romanzo o un racconto, per quale ragione dovrei mettermi in cattedra e giudicarne uno? Chi sono mai io per fare questo?

Bene, l'unica risposta che sono riuscita a darmi è stata che il diritto me lo dà il mio status di lettrice. Essere una lettrice quasi di professione ha educato il mio gusto e, sebbene l'opinione sarà sempre mia e solo mia e appunto si tratterà solo di un'opinione, credo di poterla dire e anche con un minimo di autorevolezza. Certo, è vero che in questi tempi così confusi chiunque può arrogarsi il diritto di parlare di libri e potrà dire di saperlo fare. Ma in questo senso immagino che sia il tempo a essere il miglior giudice. Nel variegato mondo dei social network e del web ognuno può improvvisarsi ciò che vuole e fingere di esserlo, ma poi tutti i nodi vengono al pettine e alla fine chi fa questo lavoro con onestà, dedizione e puntando ad una qualità alta emerge sempre. Quindi il recensore onesto, in qualche modo, ha un'utilità sociale, perchè aiuta tutti coloro che per inclinazione personale e formazione non hanno tempo e modo di scegliere i libri. E i libri che leggiamo sono cibo per la mente, quindi sarebbe sbagliato riempire la nostra mente con cibo-spazzatura. Allo stesso modo un recensore onesto e preparato saprà consigliare quei libri davvero validi che possono alimentare positivamente il nostro cervello. Le definizioni restringono il campo e sapere chi voglio essere e come voglio esserlo è un buon modo per iniziare qualcosa di nuovo e per intraprendere il cammino.

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